Quando a Striscia la notizia (ancora una volta) si fa di tutta l’erba un fascio…

frusta1Ecco fatto. Edoardo Stoppa manda in onda a Striscia la notizia un video aberrante di due “addestratori professionisti” (in realtà due imbecilli patentati) che prendono a frustate un Malinois per fargli lasciare la presa, durante una seduta di addestramento all’attacco e immediatamente tutti gli addestratori diventano assassini. Spieghiamo meglio i fatti: da un po’ di anni a questa parte Striscia ha preso a cuore la questione dei cani da lavoro maltrattati. Per carità, nobile  e giusta causa, se non fosse che, alla fine della fiera, la trasmissione abbia iniziato a “strumentalizzare” la questione, per far di tutta l’erba un fascio e buttare fango addosso a tutto il mondo dell’addestramento da lavoro. Che, essendo una disciplina poco conosciuta, se presentata solo ed esclusivamente come fa Striscia (che mostra solo le cose peggiori che purtroppo possono accadere in questo ambito sportivo) diventa uno sport per sadici torturatori di cani. Non so perché la trasmissione televisiva ce l’abbia così tanto con gli addestratori in generale, difendendo a spada tratta solo i nuovi educatori (trovata pubblicitaria per seguire la moda del momento?) sta di fatto che ci troviamo di nuovo di fronte ad un caso di cattiva informazione. O meglio, non cattiva, perché è giustissimo che casi come quello di cui andremo a parlare vengano denunciati e puniti, ma di informazione incompleta. Perché quando si decide di trattare un argomento ampio e complesso bisogna sempre mostrare anche l’altra faccia della medaglia. Per affrontarlo in maniera approfondita e completa. Quindi non facciamo vedere solo il caso del campo di addestramento dove si maltrattano cani (perché fa più audience) ma andiamo anche in quello dove i cani da lavoro vengono trattati con rispetto. Per far conoscere bene a tutti questa disciplina, non solo nei suoi aspetti negativi (che purtroppo come in ogni ambito sportivo ci sono e vanno condannati) ma anche per i suoi aspetti belli ed interessanti da un punto di vista di sport e cultura cinofila.frusta3

Cosa mostrava il video di Strisci quindi? Un infiltrato in un campo di addestramento del Nord Italia dove si preparano cani per le gare di UD (Utilità e Difesa) ha ripreso un addestratore (tra l’altro e purtroppo ufficiale ENCI) e la sua allieva, proprietaria di un bellissimo Malinois, picchiare insistentemente il cane con un frustino da cavallo e un guinzaglio di cuoio per fargli lasciare la presa dal figurante. Per chi non lo sapesse nelle gare di UD c’è la prova di attacco; i cani vengono lanciati contro un figurante con il costume imbottito e devono mordere la manica. Al comando “Haus” o “Lascia” del padrone il cane deve immediatamente lasciare. Il fatto che molli la presa al comando è una delle cose più importanti che dimostra di avere perfettamente il cane sotto controllo. Che fa il suo dovere di difesa senza infierire. In alcuni casi, con cani molto forti, si incontrano non poche difficoltà nell’insegnar loro questa parte; ma esistono molte tecniche efficaci che con un po’ di pazienza possono risolvere il problema. Quello che si vede in quel video è agghiacciante. Non solo da un punto di vista umano e di rispetto per l’animale, ma anche da un punto di vista tecnico. Un addestratore professionista che è convinto di far lasciare la presa ad un cane con quella tempra e forza prendendolo a frustate??? Chiunque capisca un po’ di cinofilia sa benissimo che cani di quel genere più si colpiscono con violenza più aumenta loro l’aggressività. Infatti quel cane invece di mollare la presa ha continuato imperterrito a mordere sempre di più, ignorando le frustate e ignorando le urla atroci della padrona che come una pazza gli ordinava di lasciare la presa. E’ risaputo che un cane in preda all’aggressività con le urla si eccita ancora di più. Ci troviamo per cui di fronte al caso di due incompetenti. E pure tanto. Le immagini sono molto brutte e danno fastidio ad amanti degli animali e addetti ai lavori che non possono far altro che chiedersi come sia possibile che due addestratori ENCI (ebbene si anche la padrona del cane è una professionista) arrivino ad un livello tale di incompetenza, imbecillità e totale mancanza di rispetto per l’animale. Per fortuna Ebony (questo il nome del Malinois) è un cane fortissimo e sembra aver retto bene il maltrattamento subito. Per fortuna, dopo il servizio (a questo infatti è servito e ringraziamo Striscia) l’allevatrice di Ebony è riuscita a riprenderlo con sé e sembra che adesso il cane sia tranquillo. Inoltre sul sito dell’ENCI c’è un comunicato che informa circa un procedimento disciplinare aperto contro i signori responsabili dell’accaduto.

Qual è il problema? Se Striscia fa un servizio utile per denunciare un maltrattamento, dall’altra parte purtroppo strumentalizza la situazione per continuare nella crociata contro gli addestratori. Soprattutto quelli che praticano l’UD. Perché dopo aver mostrato questo servizio non sono andati ad intervistare altri addestratori bravi ed esperti per sentire la loro opinione? Perché non  sono andati in uno dei loro campi a far vedere a tutti come si preparano seriamente i cani da lavoro? Perché è vero che le prove per questi cani sono difficili, che non tutti rispettano le regole e che forse andrebbero riviste alcune normative circa certi esercizi previsti nelle competizioni dove è richiesto un eccessivo livello di perfezione; ma è anche vero che a quei livelli non ci arrivano mica tutti i cani di questo mondo, o tutte le razze. Quel tipo di lavoro è riservato esclusivamente a cani molti forti e selezionati con determinate doti. E che vanno, sempre e comunque, lavorati con tecnica e rispetto, al fine che le gare di UD diventino un divertimento sia per il conduttore che per il cane.

Per cui va bene denunciare, ma bisogna farlo con criterio. Bisogna raccontare un mondo sportivo in maniera approfondita. Non solo quello che ci serve per fare ascolti. E perché ci si è schierati in maniera “paracula” con quelli buoni che vanno di moda oggi (gli educatori gentili). Nel mondo dell’addestramento ci sono infinite realtà. Ci sono purtroppo gli incompetenti e i maltrattatori (che vanno radiati dall’albo) ma ci sono anche tantissimi bravi addestratori tecnici (preparatori per le gare sportive e addestratori di cani di privati per la quotidianità). Che fanno un lavoro difficile e duro con passione e dedizione e a cui nessuno a Striscia ha dato voce. Perché non fa audience.

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